Caltanissetta: l'ennesimo oltraggio verso uno dei simboli della città
Caltanissetta, 2 novembre 2013
Il nostro stupore, la nostra indignazione, il nostro sconcerto riguardo all’ennesimo oltraggio verso uno dei simboli della città di Caltanissetta: la Fontana del Tritone. Il gruppo bronzeo del Tritone fu realizzato dallo scultore Michele Tripisciano nel lontano 1890 e posto, inizialmente, nel cortile di Palazzo del Carmine. La parte architettonica della fontana, invece, si deve all’architetto Gaetano Averna. Fu inaugurata il 15 dicembre 1956 e sostituì il vecchio lampione a cinque luci, al centro di Piazza Garibaldi. Ricordiamo, inoltre, che la Fontana del Tritone fu sfregiata, modificata in occasione del pessimo intervento di ripavimentazione della piazza, nell’anno 2009. Due gradini del suo basamento furono – di fatto – demoliti, cancellati.
Chi visita in questi primi giorni di novembre del 2013 il cuore della città cosa troverà a Piazza Garibaldi? La Fontana del Tritone, bella lucida e zampillante, al centro della scena? No, troverà un monumento ridotto a mero “retrobottega” del solito mercatino strapaesano, malamente allestito e ancorato, con orribili cavi, proprio alla fontana. Troverà un luogo storico e monumentale ridotto a “rotatoria”. Troverà file interminabili di auto e grossi autobus urbani che attraversano di continuo questo spazio rumoroso, insicuro e poco pulito. Che dire? Atti osceni in luogo pubblico; rischio di danneggiamento al patrimonio storico-artistico; offesa all’immaginario collettivo, alla dignità di una comunità. Di questo si tratta. Purtroppo. E comunque, smettiamola con le mistificazioni sulle possibilità turistiche di questa città e di questo territorio. Smettiamola con la retorica celebrativa o commemorativa sugli artisti nisseni e le loro opere. Faremmo meglio a tacere.
Cos’altro dire? O la città di Caltanissetta compie un salto di qualità, di progettualità, di attenzione e cura verso i beni comuni o, altrimenti, è destinata a un inevitabile declino, a una inesorabile decadenza. E per evitare le consuete accuse di disfattismo e di critica senza proposta, noi di Italia Nostra indichiamo all’Amministrazione Comunale la possibilità di un concorso pubblico di progettazione per la realizzazione di stand da allestire periodicamente nei luoghi della cosiddetta Grande Piazza. Con l’auspicio, ovviamente, che il concorso di progettazione venga gestito in modo lineare ed efficace. In fondo è sempre possibile ricominciare daccapo.
Leandro Janni – Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia