“Liberi Di…” Rilanciare il Centro Storico
Rilanciare il Centro Storico, questa la parola d’ordine che
campeggia spesso sui giornali, di cui molti parlano, dai commercianti alle
associazioni ai partiti, questo un leitmotiv della nostra associazione che ci spinge a cercare soluzioni in merito.
Riteniamo che non si debbano creare nuove associazioni di commercianti e
imprenditori, o ancora nuovi consorzi o altre forme di associazionismo. Forme
organizzative di questo tipo ce ne sono già tante, forse troppe e non ci pare abbiano
portato grossi risultati.
La nostra idea è che il Centro Commerciale Naturale sia già
esistente: i negozi rimangono gli stessi, non ci sono stravolgimenti di ruoli,
non viene eliminata ma valorizzata la sana concorrenza commerciale – elemento
fondamentale per tenere vivo il commercio – non vengono costruite
gallerie commerciali.
Il primo passo importante è proprio riconoscere ciò.
La novità sta nel come i commercianti e gli imprenditori di una strada,
di una zona urbana, di un quartiere, dell’intera città si organizzano per
creare una nuova atmosfera che renda attrattiva la nostra cittadina.
Noi sosteniamo da sempre che in questa ottica molto debbano fare i commercianti
e i cittadini e il Comune e l’ente pubblico in genere devono solo supportare le
idee rendendole realizzabili con quanto di loro competenza (autorizzazioni,
ordine pubblico ecc….).
Si tratta di una nuova mentalità che gli addetti ai lavori
devono assumere per considerare l’insieme dei loro negozi come delle vere
e proprie gallerie commerciali a cielo aperto. Importanti vie commerciali,
centri storici e reti di negozi di vicinato in cui i commercianti si uniscono
per valorizzare le loro attività, offrire servizi migliori e contenere i costi
di promozione e marketing, mettendo in primo piano la qualità del
rapporto con il cliente.
E’ in questo modo che sarà possibile comportarsi nei fatti come Centro
Commerciale Naturale, adottando anche strategie di vendita sperimentate con
successo all’interno dei centri commerciali ipermercati. Ci riferiamo alle
campagne marketing, alla fidelizzazione del cliente tramite coupon, fidelity
card per la raccolta punti, promozioni. Occorre anche saper collocare il
proprio negozio tra l’essere vivo e presente offline e l’essere attivo online
per rapportarsi meglio alle esigenze di un cliente più evoluto ed informato.
Al Comune spetterebbe operare per la qualificazione urbana e ambientale della
città ( alcuni esempi : creare un servizio di busnavetta con tariffe agevolate,
wi-fi libero, parcheggio gratuito per i residenti e i commercianti, aree verdi
attrezzate) in sinergia però con i
soggetti attivi, operatori commerciali, imprenditori, professionisti, cittadini
che nella città vivono e lavorano. E’ un ruolo difficile che deve essere
esercitato attraverso scelte condivise, è un ruolo che deve procedere con
intelligenza per far marciare insieme opportunità innovative per le piccole e
medie imprese di accedere al mercato in ambito cittadino in modo concorrenziale
ai centri commerciali, che non demonizziamo ma che anzi riteniamo debbano
essere presi ad esempio.
Contestualmente occorre lasciare spazio e non essere di ostacolo all’iniziativa
dei singoli.
E’ di fatto l’unico percorso per adottare una visione
complessiva strategica che consenta al negozio che fino ad oggi ha subito
l’invadenza degli ipermercati di ricollocarsi sul mercato in modo competitivo.
Per far ciò è necessario, però, che le associazioni, i
movimenti e i cittadini in genere facciano la loro parte unendosi per il
raggiungimento di un obiettivo dal quale tutti potrebbero trarne beneficio,
tutti nessuno escluso, dal cittadino, al negoziante, allo studente, al migrante,
al turista.
Ass. “Liberi Di….”